Il diamante è il minerale di origine naturale più duro che si conosca ed i suoi utilizzi sono vari; il taglio dei diamanti grezzi per trasformarli in gemme da gioielleria è un operazione molto delicata e difficile. I maggiori centri per il taglio dei diamanti sono la città di Anversa, in Belgio e la città Indiana di Surat.
La forma più comune di taglio è quella rotonda, denominata A BRILLANTE (la pietra viene tagliata in 57 faccette). Altri tipi di taglio sono: il taglio a CUORE, a NAVETTE, a GOCCIA, a SMERALDO, a BAGUETTE, a ROSETTA etc.
I quattro fattori che determinano il valore del diamante sono le quattro “C”:
- Colour (colore)
- Clarity (purezza)
- Cut (taglio)
- Carat (caratura, cioè peso)
Più le gemme sono incolore e trasparenti, più sono preziose e contrassegnate dalla lettera D.
La purezza riguarda la presenza o meno di inclusioni chiamati impropriamente “carboni” all’interno della pietra.
Il taglio si distingue in cinque categorie: excellent, very good, good, fair, poor.
Il peso è in carati: 1 carato equivale a 0,2 gr.
Il Gemmological Institute of America (GIA) ha definito una scala della purezza delle gemme, largamente usata a livello internazionale. Per la quotazione dei diamanti dobbiamo fare riferimento al “RAPAPORT” che è senza dubbio il bollettino utilizzato come punto di riferimento dagli investitori in diamanti sul quale sono presenti tutti i prezzi degli stessi calcolati in base al colore, dimensione e chiarezza.
Noi, vi proponiamo un classico punto luce di diamante taglio brillante, 0,21 carati, senza inclusione ai 10 ingrandimenti e colore G (bianco extra). Sobrio ed elegante da poter indossare in ogni occasione facendolo risaltare con ogni tipo di abbigliamento.
